Estate piena di novità per quanto riguarda gli immigrati presenti in Italia!
Un decreto legislativo approvato nella mattinata del 28 luglio dal Consiglio dei ministri e che recepisce, in ritardo, una direttiva europea (2003/109/CE) dedicata allo status dei cittadini di paesi terzi "soggiornanti di lungo periodo", prevede che la carta di soggiorno potrà essere richiesta dopo 5 anni di residenza nel nostro Paese, uno in meno di quanto previsto ad oggi dalla Bossi-Fini.
Secondo le indicazioni dell'Unione europea, i cittadini extracomunitari che soggiornano regolarmente in un Paese membro da almeno 5 anni possono richiedere lo status di "soggiornanti di lungo periodo", venendo per molti versi equiparati ai cittadini degli altri stati dell'Ue. Tra i benefici principali ci sono il rilascio di un titolo di soggiorno di lungo periodo, come appunto la carta di soggiorno, e la possibilità di spostarsi liberamente, anche per lavorare, in tutti i Paesi dell' Unione.
Secondo Amato il decreto sui soggiornanti di lungo periodo è "particolarmente importante", perché "fa da premessa della nuova disciplina della cittadinanza alla quale contiamo di arrivare al più presto". Il ministro dell'Interno ha infatti annunciato la presentazione di un disegno di legge secondo il quale "diventeranno 5 anni gli anni che determinano il radicamento e la volontà di rimanere in Italia su cui si può costruire la cittadinanza dell'immigrato".
Anche in questo caso occorrerà attendere la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale perchè il decreto diventi esecutivo.
Simona e Francesca
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