martedì, settembre 27, 2011

Decreto legge n. 89/2011: il Senato approva definitivamente le nuove regole sui comunitari e sull’espulsione degli stranieri.

Bocciati tutti gli emendamenti delle opposizioni. Il Governo accoglie alcuni ordini del giorno sulla durata del trattenimento nei Cie, sulla trasparenza dell’impiego dei fondi Ue e sulla gradualità delle misure di allontanamento. Accolto anche un odg della Lega che chiede uno scudo Nato contro i clandestini e l’inasprimento delle pene, fino all'ergastolo, per chi li trasporta verso l’Italia.


Il Senato ha definitivamente convertito in legge, con modificazioni, il decreto-legge 23 giugno 2011, n. 89, recante disposizioni urgenti per il completamento dell'attuazione della direttiva 2004/38/CE sulla libera circolazione dei cittadini comunitari e per il recepimento della direttiva 2008/115/CE sul rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi irregolari (ddl n. 2825).
Nessuna novità quindi rispetto al testo già approvato dalla Camera, sostanzialmente corrispondente al decreto legge già in vigore da quaranta giorni.
La maggioranza ha infatti respinto tutti gli emendamenti proposti dall’opposizione evitando così un secondo passaggio alla Camera, e poi di nuovo a Palazzo Madama, per concludere i lavori entro il 22 agosto, termine ultimo per la conversione in legge del provvedimento. Sincera convinzione o forse – più probabilmente – nessuna voglia di compromettere le meritate vacanze? Ai lettori la risposta.
Bocciati gli emendamenti, sono invece passati alcuni ordini del giorno proposti dalle opposizioni ed accolti dal Governo che si è impegnato politicamente sui seguenti punti:
- a predisporre ed adottare tutte le misure necessarie a consentire ai giornalisti e agli operatori dell'informazione l'accesso ai centri per immigrati e richiedenti asilo, modificando le regole d'accesso;
- a rendere tempestiva informazione al Parlamento sull'utilizzo fin qui fatto delle risorse destinate all'Italia dall'Unione europea per la gestione dei flussi migratori; a comunicare l'ammontare delle risorse residue e la loro eventuale destinazione; a garantire che l'utilizzo di tali fondi sia coerente con le politiche europee sull'immigrazione;
- a dare piena attuazione alla normativa vigente, in base alla quale si prevede per minori la possibilità di ottenere un permesso di soggiorno fino al compimento della maggiore età;
- a valutare l'opportunità di effettuare un monitoraggio sull'applicazione della disposizione, anche al fine di prevedere una eventuale riduzione del tempo massimo di trattenimento nei Cie;
- a procedere con tempestività al recepimento nell'ordinamento italiano delle disposizioni della direttiva 115 sin qui non attuate e più favorevoli e garantiste per i cittadini degli Stati terzi;
- a predisporre tutte le misure necessarie affinché la disciplina dell'allontanamento e del trattenimento sia caratterizzata dalla medesima gradualità delle misure adottabili a partire da quelle prioritariamente indicate dalla direttiva, quali la partenza volontaria, fino a giungere alle misure più coercitive al pari di quanto disposto dall'intero articolato della direttiva;
- ad adottare con urgenza tutte le misure necessarie affinché, in linea con la direttiva 2008/115/CE le disposizioni del decreto legge e le annesse modifiche al Testo unico dell'immigrazione non pregiudichino negli Stati membri il diritto alla protezione internazionale, quale definita all'articolo 2, lettera a), della direttiva 2004/83/CE del Consiglio, del 29 aprile 2004, recante norme minime sull'attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta.
Accolto anche un ordine del giorno presentato dalla Lega Nord che impegna il Governo “ad esigere in tutte le competenti sedi internazionali, a partire dal Consiglio dell'Atlantico del Nord, che alle forze aeronavali attualmente impegnate nell'operazione Unified Protector, avviata in nome dell'esigenza di proteggere delle popolazioni civili dalla violenza, siano assegnati compiti anche nel campo della prevenzione dei flussi migratori non controllati diretti dal Maghreb verso l'Europa, che potrebbero nascondere infiltrazioni di organizzazioni criminali e traffici di esseri umani, ed in quello della prestazione dei necessari soccorsi ai natanti che risultassero in difficoltà; nonché ad intervenire, anche con apposito provvedimento normativo, per prevedere l'aumento delle pene, nei casi più gravi fino all'ergastolo, per chi si occupa dell'organizzazione e del trasporto di clandestini verso il nostro Paese”.
(R.M.)

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società civile

la società civile è composta da quelle associazioni e movimenti che più o meno spontaneamente intercettano e intensificano la risonanza suscitata nelle sfere private di vita dalle situazioni sociali problematiche, per poi trasmettere questa risonanza, amplificata, alla sfera politica. il nucleo della società civile è costituito da una rete associativa che istituzionalizza - nel quadro di una "messa in scena" di sfere pubbliche - discorsi miranti a risolvere questioni d'interesse generale... una vitale società civile può svilupparsi solo nel contesto di una cultura politica liberale, nonchè sulla base di un'intatta sfera privata. essa può dunque fiorire solo in un mondo di vita già razionalizzato. in caso diverso sorgono dei movimenti populistici che difendono alla cieca le tradizioni ossificate d'un modo di vita minacciato dalla modernizzazione capitalistica.
(j. habermas)