mercoledì, dicembre 06, 2006

Nuove norme per la circolazione e il soggiorno dei cittadini comunitari in Italia

Mentre si attende una decisione del governo su un'eventuale moratoria da imporre ai lavoratori romeni e bulgari dopo l'ingresso nell'Unione europea, è iniziato l'iter parlamentare delle nuove norme per la circolazione e il soggiorno dei cittadini comunitari in Italia.
Uno schema di decreto legislativo approvato in via preliminare il 10 novembre scorso dal Consiglio dei ministri è ora al vaglio delle commissioni di Camera e Senato, chiamate ad esprimere un parere entro il 21 dicembre prossimo. Quando entrerà in vigore, disciplinerà le modalità il diritto di libera circolazione e soggiorno in Italia dei cittadini dell'Unione europea e dei familiari che li accompagnano o li raggiungono, i presupposti del diritto di soggiorno permanente, e le limitazioni a questi diritti per motivi di ordine pubblico e di pubblica sicurezza. Secondo il testo approvato dal governo, che dà attuazione a una direttiva europea, i cittadini dell'Unione hanno il diritto di soggiornare nel territorio nazionale per un periodo non superiore a tre mesi senza alcuna condizione o formalità, salvo il possesso di un documento d'identità valido per l'espatrio secondo la legislazione dello Stato di cui hanno la cittadinanza. Possono soggiornare per più di tre mesi i lavoratori (autonomi o subordinati) e gli studenti o chiunque abbia risorse sufficienti per non pesare sull'assistenza sociale e un' assicurazione sanitaria.
Il cittadino dell'Unione che ha soggiornato legalmente ed in via continuativa per cinque anni nel territorio nazionale ha diritto al soggiorno permanente. Il diritto di soggiorno è esteso anche ai familiari dei cittadini dell'Unione europea, dove per "familiare" si intende: il coniuge, il partner che abbia contratto con il cittadino dell'UE un'unione registrata sulla base della legislazione di uno Stato membro (solo se la legislazione italiana equiparerà l'unione registrata al matrimonio), i discendenti diretti di età inferiore a 21 anni o a carico, gli ascendenti diretti a carico e quelli del coniuge o del partner.

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società civile

la società civile è composta da quelle associazioni e movimenti che più o meno spontaneamente intercettano e intensificano la risonanza suscitata nelle sfere private di vita dalle situazioni sociali problematiche, per poi trasmettere questa risonanza, amplificata, alla sfera politica. il nucleo della società civile è costituito da una rete associativa che istituzionalizza - nel quadro di una "messa in scena" di sfere pubbliche - discorsi miranti a risolvere questioni d'interesse generale... una vitale società civile può svilupparsi solo nel contesto di una cultura politica liberale, nonchè sulla base di un'intatta sfera privata. essa può dunque fiorire solo in un mondo di vita già razionalizzato. in caso diverso sorgono dei movimenti populistici che difendono alla cieca le tradizioni ossificate d'un modo di vita minacciato dalla modernizzazione capitalistica.
(j. habermas)