mercoledì, dicembre 06, 2006

Proposta di modifica della legge sull'immigrazione

Mentre si attende la riforma promessa dal governo, a Palazzo Madama è iniziato l'iter del disegno di legge presentato dai senatori dell'Ulivo per cambiare il testo Unico sull'immigrazione.
Il testo, che porta la data del 5 ottobre, è stato assegnato alla prima commissione il 9 novembre, ma da allora non è ancora iniziata la discussione. Interviene su 4 grandi temi: ingresso, permesso di soggiorno, regolarizzazione e integrazione.
L'iter del decreto flussi annuale viene semplificato e accelerato. Per quanto riguarda i lavoratori subordinati, all'ingresso per chiamata nominativa si affianca quello per ricerca di lavoro, a patto però che ci sia un'istituzione pronta a prestare adeguate garanzie (sponsor) oppure che lo stesso cittadino straniero possa "autosponsorizzarsi" depositando una certa somma prima di entrare in Italia. I lavoratori più qualificati potranno invece entrare al di fuori delle quote.
La durata dei permessi di soggiorno viene estesa fino a due anni se il contratto di lavoro è a tempo determinato, a tre anni se è a tempo indeterminato e raddoppia in caso di rinnovo. Nelle more del rinnovo, così come già prevede la direttiva emanata quest' estate del Viminale, si hanno gli stessi diritti di quando il permesso era ancora valido e chi perde il lavoro ha diritto a un permesso valido un anno (e non 6 mesi) per cercarne un altro.
Il disegno di legge vuole introdurre anche meccanismi di regolarizzazione ad personam. Permessi di soggiorno premiali sono previsti per i clandestini che denunciano i loro sfruttatori o aiutano le autorità a combattere i trafficanti di uomini, e per quelli che compiono atti di straordinaria rilevanza sociale. Regolarizzata anche la posizione di chi è in Italia da almeno 5 anni, ha un lavoro e ha dimostrato una buona integrazione.

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società civile

la società civile è composta da quelle associazioni e movimenti che più o meno spontaneamente intercettano e intensificano la risonanza suscitata nelle sfere private di vita dalle situazioni sociali problematiche, per poi trasmettere questa risonanza, amplificata, alla sfera politica. il nucleo della società civile è costituito da una rete associativa che istituzionalizza - nel quadro di una "messa in scena" di sfere pubbliche - discorsi miranti a risolvere questioni d'interesse generale... una vitale società civile può svilupparsi solo nel contesto di una cultura politica liberale, nonchè sulla base di un'intatta sfera privata. essa può dunque fiorire solo in un mondo di vita già razionalizzato. in caso diverso sorgono dei movimenti populistici che difendono alla cieca le tradizioni ossificate d'un modo di vita minacciato dalla modernizzazione capitalistica.
(j. habermas)