mercoledì, ottobre 31, 2007

Napolitano: Italia bloccata senza gli immigrati

Senza immigrazione l'Italia si fermerebbe, eppure la politica non riesce a rispondere con tempismo a questa sfida. È la considerazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in messaggio inviato alla Caritas italiana e alla Fondazione Migrantes per la presentazione del Dossier statistico 2007.
Per il Capo dello Stato il rapporto "conferma" nel nostro paese il "radicamento di una parte consistente dei nostri immigrati: più famiglie, più nascite, più studenti, più acquisti di abitazioni, più nuovi cittadini. Conferma inoltre il contributo decisivo del lavoro immigrato alla produzione di beni e servizi, al pagamento di contributi e imposte. Insomma, senza immigrati il sistema Italia si bloccherebbe". Esiste però "uno squilibrio tra la velocità con cui le molteplici sfide connesse all' immigrazione si presentano e la difficoltà, la macchinosità, la conflittualità politica che accompagna la produzione di misure idonee ad affrontarle". Napolitano, rivolge un particolare ringraziamento "alla vasta maggioranza di immigrati laboriosi e onesti che vivono in Italia". "Ma il rapporto - aggiunge - conferma pure la difficoltà a incanalare l'immigrazione dell'alveo degli accessi regolari. Esso ribadisce pure e purtroppo l'aspetto più negativo: quello di una troppa ampia presenza di devianza e criminalità in gran parte originate dall'immigrazione irregolare clandestina. Si tratta di un fenomeno che colpisce dolorosamente anche gli stessi immigrati". Questo "sia perché i componenti delle stesse comunità ne sono vittime privilegiate, sia perché le comunità infettate da componenti criminali si vedono ingiustamente screditate nel loro insieme". "Voglio esprimere la speranza - conclude il capo dello Stato - che i nostri decisori pubblici mettano da parte sterili attribuzioni di reciproche colpe e trovino strumenti idonei a contrastare la criminalità, ad evitare il susseguirsi di eventi terribili. Sono queste le condizioni essenziali per la comprensione e il successo di una politica di apertura verso l' immigrazione regolare e di integrazione nel quadro dei diritti e delle regole del nostro sistema democratico, degli stranieri rispettosi della legge. Sono anche condizioni di successo del nostro comune impegno di denuncia e di rifiuto di ogni rigurgito e nuova manifestazione di razzismo".

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società civile

la società civile è composta da quelle associazioni e movimenti che più o meno spontaneamente intercettano e intensificano la risonanza suscitata nelle sfere private di vita dalle situazioni sociali problematiche, per poi trasmettere questa risonanza, amplificata, alla sfera politica. il nucleo della società civile è costituito da una rete associativa che istituzionalizza - nel quadro di una "messa in scena" di sfere pubbliche - discorsi miranti a risolvere questioni d'interesse generale... una vitale società civile può svilupparsi solo nel contesto di una cultura politica liberale, nonchè sulla base di un'intatta sfera privata. essa può dunque fiorire solo in un mondo di vita già razionalizzato. in caso diverso sorgono dei movimenti populistici che difendono alla cieca le tradizioni ossificate d'un modo di vita minacciato dalla modernizzazione capitalistica.
(j. habermas)