venerdì, giugno 06, 2008

RIENTRO COL CEDOLINO

In passato il Ministero dell’Interno emanava delle circolari ad hoc che consentivano a tutti i cittadini extracomunitari in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno, di tornare in patria in occasione delle feste “comandate” (natale, pasqua) oppure per le vacanze estive. Al di fuori dei periodi consentiti, specificati in tali circolari, non era possibile far rientro in Italia dopo l’uscita poiché il cedolino che rilasciava la Questura a seguito dell’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno non era titolo “legittimante” il reingresso nel territorio nazionale.Ormai però anche chi attende il rinnovo può tornare a casa e rientrare in Italia in ogni momento dell’anno. A seguito degli accordi tra il Ministero dell’Interno e Poste Italiane le richieste dei primi rilasci e dei rinnovi dei permessi di soggiorno si presentano direttamente presso gli uffici postali autorizzati (salvo che in alcuni casi tassativamente previsti) che rilasciano una ricevuta dotata di particolari caratteristiche anticontraffazione. Questa ricevuta, insieme al passaporto e al permesso di soggiorno scaduto, legittima il titolare a soggiornare in Italia fino all’esito della richiesta. A causa degli enormi ritardi nell’esame delle pratiche, con la Direttiva del Ministero Interno del 5 agosto 2006 e la circolare del Ministero dell’Interno del 12 dicembre 2007 si è voluto stabilire una regola generale: i cittadini extraUe in attesa del rinnovo (qualunque sia il motivo del soggiorno), conservano tutti i diritti di soggiorno a parità di condizioni con gli stranieri regolarmente soggiornanti nel nostro Paese e tra questi anche la possibilità di lasciare l’Italia e farvi regolare rientro. La possibilità di allontanarsi dal territorio italiano e di farvi rientro è prevista anche a favore dei cittadini extraUe in attesa del rilascio del primo permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato, autonomo o ricongiungimento familiare.Pertanto, attualmente, tutti coloro che sono in possesso della ricevuta di Poste italiane attestante l’avvenuta presentazione della richiesta di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno possono tornare nel loro Paese di origine e far regolare rientro in Italia, in qualsiasi periodo dell’anno, ma solo alle seguenti condizioni: • l’uscita e il rientro in Italia devono avvenire attraverso lo stesso valico di frontiera (ad esempio solo dall’aeroporto di Fiumicino o Milano);• il viaggio non deve prevedere il transito attraverso altri Paesi Schengen (cioè, Francia, Germania, Lussemburgo, Belgio, Olanda, Portogallo, Spagna, Austria, Grecia, Svezia, Danimarca e Finlandia, Norvegia, Islanda, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria);• è necessario esibire il passaporto o il documento di viaggio equipollente insieme alla ricevuta di Poste Italiane e il permesso di soggiorno scaduto (in caso di rinnovo) o il visto d’ingresso rilasciato dall’Ambasciata Italiana dal quale si desumono i motivi del soggiorno per lavoro o ricongiungimento (in caso di primo rilascio)• il personale preposto ai controlli di frontiera deve procedere alla timbratura del documento di viaggio e della ricevuta, esibiti dal titolare, all’atto dell’uscita e del rientro in ItaliaIl cittadino straniero che per giungere nel Paese d’origine ha necessità di transitare per uno degli altri Paesi dell’area Schengen o in altri Paesi extraUE deve chiedere alle rappresentanze diplomatiche consolari presenti in Italia il rilascio di un visto di transito (se previsto).Nonostante la normativa in questo senso sia chiara, accade spesso che gli addetti ai controlli di frontiera si rifiutino di apporre un timbro al momento dell’uscita o comunque neghino il reingresso all’entrata nel territorio italiano poiché la ricevuta postale di richiesta/rinnovo del permesso di soggiorno non costituirebbe un titolo valido in tal senso. Per superare eventuali problemi si consiglia di mettere in valigia, tra gli effetti personali, anche una copia del telegramma del Ministero dell’Interno del 12 dicembre 2007 .
4 giugno 2008

6 commenti:

Omar ha detto...

non c'è la possibilità di avere un volo indiretto con scalo nell'area schengen.
Secondo voi, il governo si muoverà in tal senso?
grazie,

ANOLF CISL Como ha detto...

E' possibile (e auspicabile) che - come per gli scorsi anni - venga emanata una circolare che permetta quanto meno lo scalo nei paesi dell'Area Schengen per permettere anche a chi non ha possibilità di voli diretti, di potersi recare nel proprio paese per le vacanze estive.
Pubblicheremo eventuali novità sul nostro blog.
S.

Anonimo ha detto...

io sono uscito dll'Italia transitando da un paese schengen.al momento del transito avevo il Ps in scadenza ed ero in posseso della ricevuta postale.non mi hanno timbrato ne la ricevuta ne il PS all'uscita dall'italia! potrei rientare in Italia dalla stessa frontiera con un Ps scaduto e la ricevuta non timbrata? in caso di risposta negativa cosa potrei fare?Grazie mille

ANOLF CISL Como ha detto...

Buongiorno,
solitamente passaporto e ricevuta non vengono timbrati all'uscita ma all'entrata nel paese di arrivo e al re-ingresso in Italia.
Quindi non dovrebbero esserci problemi per via dei timbri. Attraverso quale paese Schengen è transitato?
S.

Anonimo ha detto...

Buongiorno!
Io dovrei partire per il mio paese e ho il PDS scaduto dal dicembre 2007 e ho le ricevute postale.Nel frattempo mi sono sposata com un cittadino italiano. Non ho trovato un volo direto e devo fare scalo in uno dei paese schenge nel mio rientro ci saranno dei problemi?
Gazie mille

reine ha detto...

Salve, Io devo viaggiare per le Filippine con il mio fratello. Noi abbiamo una carta di soggiorno a tempo indeterminato. Soltanto che lui è minorenne (16 anni) e noi abbiamo richiesto la separazione del suo permesso di soggiorno dai nostri genitori per avere uno suo da poter portare. Hanno accolto senza problemi la richiesta e ci hanno dato la data di ieri 28 Luglio 2009 per il ritiro. ed è un bene perchè abbiamo il biglietto del volo il 2 agosto. Il bello è che ieri quando siamo arrivati in questura hanno detto che non è ancora pronto. Cosa ancora più bella è che quelli dei nostri genitori erano lì, mancava solo la sua nonostante li abbiamo presentato insieme, nello stesso momento. E ci hanno detto di tornare fra 10 giorni. Ma fra 10 gg siamo già nelle filippine. Possiamo comunque viaggiare con il cedolino/ricevuta del permesso di soggiorno senza problemi? Noi abbiamo scelto il volo che non passa in nessuna area schengen, cioè ROMA-DUBAI-MANILA e viceversa per tornare. ho paura solo che ci fermino alla frontiera. il mio fratello ha bisogno di partire con me perchè il nostro vecchio nonno vuole vederlo. Ma bisogna anche che possa rientrare senza problemi perchè a settembre ha un debito a scuola da saldare. ci aiuti per favore. non so più a chi chiedere. irene

società civile

la società civile è composta da quelle associazioni e movimenti che più o meno spontaneamente intercettano e intensificano la risonanza suscitata nelle sfere private di vita dalle situazioni sociali problematiche, per poi trasmettere questa risonanza, amplificata, alla sfera politica. il nucleo della società civile è costituito da una rete associativa che istituzionalizza - nel quadro di una "messa in scena" di sfere pubbliche - discorsi miranti a risolvere questioni d'interesse generale... una vitale società civile può svilupparsi solo nel contesto di una cultura politica liberale, nonchè sulla base di un'intatta sfera privata. essa può dunque fiorire solo in un mondo di vita già razionalizzato. in caso diverso sorgono dei movimenti populistici che difendono alla cieca le tradizioni ossificate d'un modo di vita minacciato dalla modernizzazione capitalistica.
(j. habermas)